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mercoledì 28 gennaio 2015


 Arrancavo su per una vecchia mulattiera il cielo era azzurro e l'aria fredda mi tagliava il volto,  il vento forte e gelido sferzava gli alberi , le foglie secche si sbriciolavano  sotto le suole al mio passaggio eppure quel giorno aveva qualcosa di particolare. Camminavo da parecchie ore senza aver ben chiara una meta quando sopraggiungo in una piccola frazione dall'aspetto decisamente naif le case sono in pietra, quelle che sono rimaste in piedi, un tempo doveva essere abitato da molte famiglie, oggi i rovi la fanno da padroni. Spesso mi lascio trasportare dalle sensazioni, dagli odori dai colori, non ho mai ben capito che cosa mi attragga in particolare, ma è così che mi piace scoprire i luoghi. Questo posto mi piace è accogliente, il vento ha smesso di soffiare, il sole è caldo per una giornata invernale, sono arrivata a Noci, così si chiama la piccola frazione sui monti dietro Genova a 750 metri di altitudine.

camminare per me è sempre stato un piacere, mi fa sentire in pace con il mio corpo, riesco a ristabilire quel contatto tra  mente e fisicità che spesso dimentico. Sento i battiti del cuore, il respiro affannato, la tensione di ogni muscolo, le gocce di sudore sulla fronte lungo la schiena.